buongiorno Fabiana,
sono la mamma di una bambina di 7 mesi con
sindrome di down. Attualmente e' da un mese che e' seguita da una
fisioterapista piuttosto giovane del sevizio sanitario pubblico. La
bimba non sta seduta e se si prova a metterla in tale posizione crolla
con il busto in avanti in mezzo alle sue gambine. Vorrei da lei un suo
parere perche' ho cercato nella mia citta' un qualche fisioterapista per
bambini cosi' piccoli (anche a pagamento) per un consulto ma non ho
trovato nessuno e dall'usl mi e' stata assegnata una giovane
fisioterapista che fa fare un esercizio che io vedo crudele alla mia bambina
che alla fine si mette a piangere. Insistendo sul fatto che deve
imparare a stare seduta ed eventualmente aiutarsi a sostenersi con le
braccia, mette la mia piccola in posizione seduta e la lascia scivolare
con la pancia completamente a terra in mezzo alle gambe, perche'
naturalmente la mia piccina non si regge con la schiena, diventando
poverina tutta rossa e mettendosi poi a piangere. Io non ho alcuna
competenza in materia percio' le chiedo se questo esercizio puo' essere
dannoso.
La ringrazio in anticipo per la sua risposta,
Benedetta
Intanto mi scuso per lo scandaloso ritardo, ma da Giugno ad oggi non ho avuto computer nè internet, e non mi è stato possibile rispondere alle email (così ora ne ho decine in coda, alle quali risponderò privatamente). Ricominciamo quindi "alla grande" con una domanda che purtroppo scatenerebbe in me tutte le reazioni scomposte che ho imparato negli anni a contenere quando sento cose simili. NO, i bambini non devono piangere, e NO, lasciare una bambina che non sta seduta a faccia in terra limitandosi a dire "deve tirarsi su con le braccia" NON E' UN ESERCIZIO, è una tortura cinese completamente inutile, non etica (lo farebbe fare, ad un suo bimbo sano?!) e senza assolutamente alcun senso. Queste cose sono scandalose, perchè non sono riabilitazione, sono l'equivalente di buttare un bambino in piscina e guardarlo mentre affoga dicendo "deve imparare a muovere le braccia".
Una persona che si occupa di apprendimento, deve curare l'apprendimento, e non stare a guardare mentre il bambino annaspa. Se si trattasse di lasciare un bimbo a faccia in giù "aspettando" che si metta seduto, io direi che potrebbe tranquillamente tenerlo a casa e mettercelo lei. Non giustifico un comportamento sconcertante di una terapista "perchè giovane": se non si sa cosa fare, meglio non fare niente piuttosto che creare danni, e comunque studiare è responsabilità del terapista. Sono da sempre convinta infatti che nessuno possa imparare alcunchè da esperienze terrificanti come questa (e gli studi mi danno ragione), semmai può imparare ad essere diffidente e a fare l'esatto contrario di ciò che le viene chiesto, visto che se è in difficoltà "la si lascia a faccia a terra".
La sua bimba starà seduta comunque, conoscendo l'evoluzione della patologia, camminerà e correrà, quindi non si fidi quando le diranno "lo vede? ora sta seduta, perchè l'abbiamo messa con la faccia per terra": i bambini crescono e migliorano TUTTI. Se si fanno delle cose assurde e senza senso (e quando le viene in mente che possano essere allucinanti, si fidi del suo istinto di mamma, non serve la competenza -lei ne ha più della terapista-: sono allucinanti per davvero), non si possono avere risultati sensati, e quello che viene fuori, semplicemente sarebbe venuto fuori comunque. Il mio consiglio è: si rifiuti di far urlare la sua bambina, così come si rifiuterebbe di far urlare un qualsiasi altro suo figlio, sua figlia si merita di essere compresa, studiata ed aiutata, e non fatta urlare di dolore o di frustrazione.
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