lunedì 3 novembre 2008

la mamma chiede: è ipotonica, cosa si può fare?

Ciao Fabiana, volevo postarti questa domanda.

M. è ipotonica, e la sua ipotonia le ha inficiato la postura, il cammino e anche il linguaggio..ma piano piano stiamo recuperando. La bambina cammina, sale appoggiata al corrimano ma scende con più sicurezza le scale..chissà perchè? le prassie le ha raggiunte tutte, secondo la fisioterapista le ha raggiunte tutte.
Però presenta un grosso impaccio motorio, una andatura da quasi ubriaca, questo sarà dovuto certamente alla sua patologia, un passo non proprio da libellula e ancora non riesce a saltare con i due piedi , ma riesce a saltare un piccolo gradino. Tra altro, a causa di questa ipotonia presenta una cifosi e per questo stiamo facendo fisiokinesiterapia con esercizi alla sbarra e piscina...
Abbiamo iniziato la prima elementare diciano senza grossi problemi sulla lettura ma con problemi invece sulla scrittua è incerta, il tratto leggero, lo stampato lo facciamo ma il grosso problema è il corsivo. credimi farle fare una e che lontanamente le possa somigliare è praticamente difficile.
tieni presente che io le ho preso, anzi le stampo tanto di quel materiale per il grafismo che solo il Signore lo sa...
La domanda è questa anzi queste: cosa posso fare di più per migliorare la postura e l'andatura, quali esercizi fisici posso farle fare per migliorare la presa della penna e il tratto grafico? tieni presente che ho comprato gli impugna facile della erikson e pare un pò migliorato.
C'è qualche esercizio fisico più mirato, se si cosa posso dire alla terapista che la segue o eventualmente farle fare a casa?

grazie, R.

cara R,
grazie per la domanda, vedo di risponderti come posso senza vedere la bimba, quindi dicendoti qualcosa in linee un pò generali.
allora, ti faccio questa grande rivelazione (e di questo posso starne sicura al 100% anche senza vederla): assolutamente NON è l'ipotonia che le dà impaccio motorio, nè sul piano della "postura" nè sul grafismo, nè altro.
in una bimba così, io andrei a fare una valutazione della visuolocalizzazione (una valutazione che abbia un senso però! non un test "lo fa, non lo fa" che sul piano riabilitativo non serve a nulla).
inoltre, come terapista, andrei a valutare tutte le trasformazioni, ovvero le capacità del bambino di appunto "trasformare" le informazioni da una modalità all'altra:
da somestesico a visivo (es. ad occhi chiusi ti metto in una posizione, tu fammi vedere qual'è la foto che rappresenta la posizione in cui ti ho messo)
da somestesico a somestesico (es. senti la posizione e dimmi quando la risenti)
da visivo a somestesico (es. scegli una posizione, dimmi quando la senti)
da somestesico a linguistico (es. dimmi come ti ho messo)
da linguistico a somestesico (es. dimmi quando senti la posizione con le braccia aperte e piegate, e le gambe... ecc.), eccetera eccetera.

e poi tutte le trasformazioni tattili (tattile-visivo, tattile-tattile, visivo-tattile, tattile-linguistico, ecc.) e soprattutto quelle cinestesiche (cinestesico-visivo, cinestesico-linguistico, cinestesico-cinestesico, ecc.).
una volta fatta una valutazione del genere, potrei dirti cosa potrebbe fare come esercizi (e di certo non ti direi "falle fare pallavolo" o "falle infilare perline" perchè questo significherebbe sottovalutare tua figlia e metterla sul piano di un mero esecutore di ordini, e non è così!): la bimba non ha problematiche di ipertono (dove potrei comunque dire, come ho fatto in passato, qualcosa in linee generali), ed il ritardo motorio che ha è dovuto a carenze di tipo cognitivo (non necessariamente ritardo mentale, ma sicuramente problemi specifici a carico dei processi cognitivi, quindi attenzione, memoria, linguaggio, percezione, problem solving, ecc.) che andrebbero valutate nello specifico. questo, ci tengo a dirlo, è comunque valido anche per bambini con problemi di ipertono, e anche con intelligenza normale: i problemi motori non sono altro che l'altra faccia della medaglia, sono SEMPRE dovuti a carenze di utilizzo dei processi cognitivi in qualche tipo di operazione, che cambia a seconda del bambino. bisogna individuare queli sono le informazioni carenti e proporle nella modalità giusta.

ovviamente una valutazione di questo tipo non la puoi fare tu come mamma, serve un terapista, ed un terapista che faccia un certo tipo di approccio.
esercizi "fisici" nel senso di ripetizione di gesti, o ginnastica, ecc. non servono assolutamente a nulla, semplicemente perchè le neuroscienze ci dicono che oggi la funzione non viene creata per ripetizione (del tipo "se non sa fare una cosa, glie la faccio fare duecento volte e la farà"), anzi, ma per costruzione di informazioni e di relazioni. quello che viene fuori da terapie di tipo "ripetizione di posture, gesti, ecc." non è altro che ciò che sarebbe comunque venuto fuori per recupero spontaneo, almeno questo è quello che ci dicono le neuroscienze OGGI. fare altro (stimolazione dei riflessi, ripetizione di gesti, posture, parole, ecc.), ad oggi, significa fare qualcosa che non è giustificato dalle scienze di base.

per quanto riguarda l'andatura "da ubriaca" andrebbe fatta una valutazione del sistema vestibolare e anche dei movimenti oculari; e comunque potrebbe essere comprensibile rispetto alla patologia che ha: il corpo calloso ha la funzione di collegare i due emisferi e farli "dialogare". in assenza/alterazione di questo tipo di struttura, bisognerebbe trovare degli esercizi che permettano al cervelletto (struttura mediana anch'essa) di vicariarne le funzioni, ma come ti ho detto, non posso dare consigli precisi senza vedere la bimba.

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