giovedì 28 maggio 2009

la nonna chiede: si può fare l'ETC a due mesi?

cara Fabiana, al mio piccolo nipotino G. hanno riscontrato un'ipertono alle gambe e alle braccia in seguito ad leucomalacia periventricolare (penso si scriva così). probabilmente è affetto da tetraparesi spastica ma è troppo presto per capire l'entità visto che il bimbo, nato alla 30^, ha attualmente due mesi corretti. Premetto: il bimbo riesce a mettersi già le mani in bocca, sorride, tiene su la testa, è rigido negli arti inferiori, meno in quelli superiori (ma non sempre) ma i movimenti che fa non mi sembrano "strani". Ha iniziato la fisioterapia presso un centro accreditato dalla AUSL. Leggendo il tuo blog mi sono molto incuriosita. Ma è possibile applicare l'ETC a bimbi molto piccoli come il mio G.? C'è un centro che pratica questa fisioterapia anche in Abruzzo? Grazie, Clara

Gentile Clara,
il bambino più piccolo che ho trattato aveva 15 giorni. assolutamente i bambini molto piccoli si possono e si dovrebbero trattare TUTTI con l'ETC: i bambini con PCI hanno tutti, a diversi livelli, problemi visivi a livello di fissazione, inseguimento, alternanza, coordinazione occhio mano, occhio piede... se il bimbo è molto piccolo si creano attraverso gli esercizi i presupposti per fare in modo che questi comportamenti (che costituiscono i presupposti basilari per tutti i comportamenti motori successivi) vengano acquisiti e non ci si ritrovi a doverci lavorare obbligatoriamente quando il bimbo ha due, tre, sei anni. lavorare su un bimbo molto piccolo è entusiasmante, sia perchè i cambiamenti si vedono in tempi molto brevi, sia perchè il bambino non è ancora "sporcato" da metodiche riabilitative che lo disorganizzano a livello cerebrale.
comunque, è vero che il bimbo ha due mesi corretti, ma ha comunque fatto esperienza di vita per un tempo più lungo, quindi io non ritengo giusto, visto che c'è una patologia accertata, sostenere che per alcune cose "bisogna aspettare vista la prematurità". inoltre sebbene sia piccino, le faccio presente che è comunque sempre possibile farsi un'idea della gravità di base degli esiti della lesione, sebbene questa condizione non sia necessariamente indicativa per la prognosi (ci sono bambini che evolvono spontaneamente in modo discreto, altri meno, ed in questo il tipo di riabilitazione fa veramente la differenza). certo è che alcuni aspetti potrebbero essere positivi (il sorriso, il mantenimento del capo, il portare la mano in bocca, ecc.), ma bisogna valutare come e quando questi comportamenti si verificano. dalle sue parole (ma ovviamente se non vedo il bambino, non posso giudicare, quindi faccio solo un'ipotesi) il bambino potrebbe evolvere funzionalmente in una diparesi (quindi un problema agli arti inferiori), ma in questo caso le faccio presente che moltissimi dei bambini che ho visto (e sono generalmente quelli dove non c'è un'insufficienza mentale di base), che funzionalmente sarebbero potuti essere una diparesi, sono "restate" tetraparesi a causa dell'intervento riabilitativo SCORRETTO, in primis bambini messi in piedi troppo presto e fatti camminare alle parallele prematuramente (prima quindi dell'acquisizione della posizione seduta e della stazione eretta), quindi mi raccomando stia attenta.
per quanto riguarda l' Abruzzo, posso chiedere nel giro di conoscenze se trovo un terapista (il problema non è "trovare un centro" ma "trovare un bravo terapista"), provi a chiamarmi la prossima settimana per ricordarmelo. mi perdoni, ma a volte sono strapiena di impegni e qualche pezzo me lo perdo per strada ;)

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