Ecco il commento:
Non mi sembra il caso di sconsigliare alla famiglia un tipo di riabilitazione che stanno effettuando dicendo inoltre che sta danneggiando il proprio figlio, poco professionale. Così come poco professionale il dire "lasci perdere quella terapia e contatti me telefonicamente"
Esistono serissimi corsi inernazionali del Metodo Vojta. E centri specializzati in cui la terapia Vojta ha dato eccellenti risultati. Ovviamente il Metodo ha i suoi difetti come tutti i metodi ma mi sembra davvero scorretta la risposta che è stata fornita.
Cordiali saluti.
Non ho fatto in tempo a tornare a casa (perchè ero appunto a Milano) ed ho trovato quest'altro commento (sempre anonimo) allo stesso post:
Ma com'è qui rilasciano solo i commenti di chi fa il metodo Perfetti?
Questo blog è assurdo e lo segnalerò in qualche modo!
Che almeno siano pubblicati i commenti critici! O pubblichi solo gli elogi!
Mi dispiace dover far "saltare la coda" per rispondere a questo post, ma che mi si dia della persona scorretta proprio non lo tollero. Ecco quindi la mia risposta:
Gentile signor Anonimo,
questo blog è un servizio gratuito per far conoscere un altro tipo di riabilitazione ai genitori dei bambini, che molto spesso non hanno neanche idea che possa esistere qualcos'altro rispetto a quello che fanno. Sul blog è scritto CHIARAMENTE chi sono, cosa faccio, cosa propongo. Io ci metto la faccia, il nome, tutti i contatti. C'è altresì scritto di non contattarmi per chiedermi numeri di terapisti che facciano altro che non sia ETC, già perchè questa famiglia, esattamente come il 99% delle altre centinaia che mi contattano, non verrà MAI viste da me, per i motivi che le spiego subito. I genitori che mi chiamano infatti, vengono indirizzati, se è possibile, da un terapista nella loro città, se ne conosco, e non a me. Per fare la valutazione vengono mandati presso una struttura della ASL (la stessa dove sono stata formata). Il bambino in questione vive a centinaia di km da me (come quasi tutte le famiglie che mi contattano), e non vedo proprio dove sia la scorrettezza nel chiedere di contattarmi, SE LO VOGLIONO, per essere indirizzati da qualcuno, visto che non avrò alcun ritorno economico o altro da un contatto di questo tipo: anzi, la maggior parte di questi contatti per me costituiscono solo del tempo che sotraggo a qualcos'altro che potrei fare.
Questo a meno che ovviamente non mi chiamino direttamente per chiedere una valutazione con me, e non vedo neanche lì dove sia la mancanza di etica, visto che c'è scritto chiaramente, e mai l'ho nascosto, che questo è il mio lavoro e non un'attività di volontariato. Se però nella loro città non c'è un terapista che faccia ETC, di solito sconsiglio di venire perchè questo costituirebbe un viaggio a vuoto. Di tutto mi possono accusare, ma l'etica proprio non mi manca.
Ora passiamo nello specifico al Vojta: sarebbe corretto dire a qualcuno che mi contatta di continuare a fare un metodo che si basa su concetti vecchi di sessant'anni (il movimento come un riflesso! ma basta!), che tratta i bambini esattamente come macchinette spingi il pulsante-muovi il braccio, che traumatizza i bambini rendendoli diffidenti all'interazione (quanti me ne sono arrivati, dall'approccio Vojta, che non si facevano neanche toccare e urlavano appena vedevano una stanza che non conoscevano... questi sono i "grandi risultati"? di chi era la colpa? era solo un "limite del metodo"?), che non prende in considerazione neanche mezzo degli studi neurofisiologici che sono stati fatti negli ultimi quarant'anni, che addossa alla famiglia il peso del recupero (e la colpa del mancato recupero) del bambino, perchè deve fargli dieci volte questa manipolazione, mentre il bimbo urla ed i genitori si passano la palla del senso di colpa (glie lo dovevi fare tu! no glie lo dovevi fare tu!), che scatena in sei mesi un'irradiazione che la patologia ci mette cinque anni a tirarla fuori? questo è "corretto"?
Non so chi lei sia, giacchè non si firma (ma si permette comunque di darmi del tu, ma tant'è), non so se lei sia un genitore (ma credo proprio di no) ma le consiglio di fare leva sul suo senso critico: le consiglio di leggere, non dico tanto, ma almeno gli studi di Melzack sulla neuromatrix, gli studi della Sirigu sul movimento e via dicendo. Forse, capendo che il movimento è ben altro che un riflesso, si renderà conto che i famosi "corsi internazionali" non possono essere la garanzia per un approccio qualitativo; che se è vero che ci sono limiti per tutto, limite non deve necessariamente voler dire "errore strutturale".
Mai e poi mai mi sono sognata di non accettare il confronto, ANZI. Questo blog ovviamente non è un campo di battaglia, ma neanche la piazza di un mercato: qui io non vendo proprio niente, semplicemente propongo un approccio (che, per inciso, non si chiama "Perfetti", ma Esercizio Terapeutico Conoscitivo o Riabilitazione Neurocognitiva). C'è scritto chiaramente, e se un genitore mi contatta è per chiedere un parere. Se per lei dare un parere significa essere poco corretti, evviva la scorrettezza: ritengo ben privo di etica l'approccio "va tutto bene", che danneggia i genitori, le famiglie, i bambini, e che denota da parte del terapista l'assenza totale di una teoria di base del movimento rispetto a quello che fa.
Comunque, i commenti dei lettori non sono, per la maggior parte, commenti di persone che "FANNO ETC", assolutamente. Sono commenti di persone che leggono e trovano delle informazioni: se vogliono, possono utilizzarle come credono, esattamente come tutto il resto delle informazioni che si trovano sulla rete.
Cordiali Saluti anche a lei.