lunedì 29 giugno 2009

la mamma chiede: ha un idrocefalo ma non ha ritardi, la devo far vedere a qualcuno?

ho letto di te su "la strada per l'arcobaleno" associazione italiana spina bifida e idrocefalo.
La mia bambina è stata operata per idrocefalo. Ora ha 8 mesi...e al momento non ha ritardi. Secondo te sarebbe utile farla vedere da un terapista? come funziona la cosa?


L'idrocefalo può essere causato dalle più disparate condizioni patologiche (spina bifida, neoplasie, lesioni, infiammazioni, ecc.) che bloccano il liquor (che è un liquido che irrora tutto il sistema nervoso centrale, cervello e midollo) a livello di uno dei suoi "passaggi", facendo sì che si accumuli "a valle", e cioè nei ventricoli cerebrali. può trattarsi anche semplicemente di un aumento della produzione del liquor, che non riesce ad essere "smaltito" nei tempi adeguati, ed allo stesso modo tende ad accumularsi.
l'idrocefalo nei bambini viene attualmente trattato con l'impianto di derivazioni (shunt) che permettono di evitare l'accumulo del liquor all'interno dei ventricoli cerebrali, drenandolo di solito all'interno del peritoneo. il problema dell'idrocefalo non trattato chirurgicamente è che il liquor, accumulandosi nei ventricoli cerebrali, li fa aumentare di volume. il cervello, così compresso, va a schiacciarsi sulla teca cranica, danneggiando la corteccia da una parte, e la zona periventricolare dlal'altra, fino ad arrivare a casi estremi dove i ventricoli, pieni di liquor, vanno ad occupare quasi tutto lo spazio all'interno del cranio, riducendo gli emisferi cerebrali ad una sottile lamina periventricolare (tipologia che viene definita "cervello a tagliatella" a causa della forma riscontrata nei tagli sagittali). io nella mia vita a dire la verità ne ho visto uno solo, di bimbo con questa tipologia e gravità di idrocefalo, perchè solitamente l'intervento viene effettuato prima che si verifichino danni di questa entità, e anzi spesso l'impianto viene effettuato con successo prima che si verifichino danni, in generale: questo perchè il cranio dei neonati e dei lattanti ha un margine di "espansione" derivato dalla mancata chiusura delle fontanelle, e quindi almeno inizialmente l'idrocefalo viene compensato senza danni. probabilmente la tua bimba rientra fortunatamente in quest'ultimo caso. puoi portarla per scrupolo da un bravo neuropsichiatra e farla vedere ad un terapista (se mi dici di dove sei, posso vedere se conosco qualcuno), per sincerarti che sia tutto a posto, ma credo che comunque il neurochirurgo che l'ha operata avrebbe notato se ci fosse stato qualche ritardo: di solito è direttamente lui che invia il bambino alla struttura dove il bambino possa essere valutato ed eventualmente inserito in terapia.
moltissimi bambini operati di idrocefalo tuttavia non presentano alcun ritardo, e vivono una vita assolutamente normale, solo con un briciolo di attenzione in più per quanto riguarda le possibili infezioni dello shunt. sicuramente la tua bimba rientra in questa casistica (seppur non possa dirlo con certezza, almeno dalle foto che ho visto, tutto mi sembra fuorchè una bimba "in ritardo").

comunque, per solo dovere di cronaca, di solito i bambini con idrocefalo non secondario ad una problematica di altro tipo (lesione, malformazione, tumore, encefalite, ecc.) non hanno disturbi del tono in termini di spasticità, ma problemi di coordinazione motoria e disturbi più specifici delle funzioni cognitive. di solito sono bambini che da piccoli sono ipotonici e lassi, con lacune nei comportamenti relativi al sistema visivo ed all'interazione con l'adulto. presentano un ritardo psicomotorio generalizzato, i comportamenti motori ed il linguaggio si presentano in ritardo e non coerentemente con le richieste dell'ambiente, e spesso presentano stereotipie. ovviamente questo a diversi livelli di gravità a seconda della gravità del danno e delle aree danneggiate.
in questi casi la "ginnastica" aiuta poco, e si evidenzia a maggior ragione la necessità di un trattamento integrato che si occupi della motivazione (spesso carente) e quindi dell'utilizzo dei processi cognitivi in relazione a scopi sempre più complessi. non è sicuramente questo il caso di tua figlia, ma almeno per specificare, ho ritenuto opportuno descrivere brevemente le problematiche di questa patologia.

ti faccio i miei migliori auguri, ed i complimenti per la bambina :)

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