martedì 23 settembre 2008

che schifo.

Vi giro una email, arrivata dalla mamma di un bimbo venuto in valutazione da fuori. premessa: il bambino ha 21 mesi, diagnosi di generico ritardo psicomotorio (quindi in pratica nessuna diagnosi), terapia prescritta: un bel pacco di nulla condito con tutori e statica.

Cara Fabiana,

devo assolutemente raccontarti la mia ultima avventura (o meglio avvelenatura...). Era in programma l'incontro con la fisiatra del Centro che "segue" A.; l'ho portato e la Dottoressa Fisiatra PAGATA DAL SSN mi ha dispensato - letteralmente - le seguenti perle di saggezza:
1) "I tutori ed il piano di statica (mai usati ndr) hanno realizzato il loro compito, come vede A. in piedi è più stabile anche se è ancora molliccio: progredisce ma mooolto lentamente!(Colpa mia? sembrerebbe di sì dal suo tono);
2) "Non so a cosa possa servire la piscina (consigliata dalla fisioterapista ndr): Andrea deve imparare a camminare mica a galleggiare!
3) Il bambino non cammina non perchè non può, semplicemnte non ha volontà: non ha mica le gambe paralizzate!

Mi astengo da ulteriori ed inutili commenti; un'unica cosa mi dispiace: avevo
capito che fosse un'incompetente ma non che fosse scema fino a questo punto...

Un abbraccio ancora più grande,
M.

Dimenticavo! Gli ha prescritto le scarpe con "plantare avvolgente a conca": ora camminerà di sicuro!!!

Rispondo qui, perchè magari a qualcuno può essere utile.

1) la statica ed i tutori non servono praticamente a nulla, prova ne è il fatto che non sono mai stati usati ed il bambino in piedi ci sta comunque. inoltre si sa che non è l'esercizio della funzione che crea il comportamento (quindi non funziona il banale e sempre propinato non sta in piedi? ce lo facciamo stare, e imparerà) se bastasse dovrebbero camminare tutti, anche perchè a tutti viene propinata la statica e a tutti vengono messi i tutori.
il bambino non è "molliccio", i suoi problemi sono di ben altro calibro, si tratta (TRA LE ALTRE COSE) di un problema di motilità oculare. gli occhi sono fermi, non fissa ma guarda tutto con la vista periferica: quando noi camminiamo facciamo dei microaggiustamenti oculari per mantenere il piano della vista orizzontale e non permettere al nostro movimento di farci perdere il target mentre ci spostiamo e di sballottarci a destra e a manca (chiamiamolo l'effetto "mal di testa", quando ruotare il capo ci fa sentire il cervello in un frullatore). sostanzialmente si tratta di un problema vestibolare (non dei vestiboli dell'orecchio, ma del sistema vestibolare). prova ne è il fatto che l'inseguimento visivo avviene a salti ed è impossibile per questo bimbo muovere gli occhi (dicesi frammentare) indipendentemente dal capo. il bambino camminerà, sì, anche se non verrà trattato,ma il problema è come. si sposterà lateralmente (il modo più semplice per ovviare alle difficoltà di motilità oculare), con base allargata, tronco in avanti. ovviamente tutto questo può essere trattato con esercizi mirati e specifici per lui, peccato che sembra che nessuno se ne accorga.

e poi: se il bambino progredisce lentamente, la colpa è loro. sono loro che devono proporre soluzioni, non voi. sono loro che hanno (ah-ah-ah) studiato, non voi. sono loro che sono pagati per trattare il bambino, non voi. fateglielo notare: se il bambino non migliora, la colpa è solo ed esclusivamente loro. qualcuno prima o poi dovrà dirlo, a questa gente: non è corretto prendersi il merito dei miglioramenti (anche quando, come in questo caso, è palese che il bambino si è organizzato da solo), e scaricare le responsabilità della propria incompetenza su altri (nella fattispecie, guarda caso sempre i genitori). vergognatevi.

2) la piscina è piscina. è un'esperienza come altre, se al bambino piace, va benissimo. se non la tollera, lasciate perdere. basta che non la chiamate "terapia": chiamatela piscina. significativo il suggerimento della terapista di "provare qualcos'altro", visto che lei probabilmente non sa cosa fare. la fisiatra, un genio anche lei. visto che ci sono, allora le dico: il bambino deve imparare a camminare, mica a stare legato su un tavolo. ma guarda un pò che commenti idioti.

3) questo è un classico. "non ha volontà", "è svogliato", "non vuole lavorare". già, sono frasi che calzano perfettamente per un bambino di 21 mesi. forse la fisiatra avrà dimenticato che già nei primi anni del '900 Pavlov aveva istituito una multa per i suoi studenti, ogni qualvolta qualcuno parlasse di "volontà" per spiegare fenomeni neurofisiologici. forse la signora fisiatra sarebbe stata un ottimo medico. nel milleottocentonovanta. è rimasta indietro di circa centoventi anni, mica male. farei notare alla fisiatra che con "paralisi cerebrale" non si intende "paralisi delle gambe", ma alterazione del movimento. a meno di problemi midollari o periferici, nessuno bambino con disturbi neurologici ha una paralisi: tutti si muovono, ma in maniera alterata. sorvolo quindi sull'idiozia del commento "non ha mica le gambe paralizzate!". anzi no, non sorvolo: sei una vera deficiente.

inoltre, e questo vale in generale: non esistono bambini che "non vogliono fare". esistono terapisti (e medici, purtroppo) che con questi bambini non sanno cosa farci, ed il fatto di non saper comprendere analizzare e trattare le problematiche di questi bambini non assolve queste persone dalla loro incompetenza, in primis, e soprattutto dal voler scaricare colpe su bambini che colpe non ne hanno, ma che hanno un problema di organizzazione a carico dei diversi sistemi (visivo, somestesico, tattile, vestibolare, ecc.). vergognatevi, dare la colpa ad un bambino di 21 mesi con un problema neurologico perchè non cammina dicendo che è svogliato. fate proprio schifo.

ah, sicuramente con i plantari non solo camminerà. volerà anche.
se qualcuno si disturbasse a trattare i problemi visivi e di analisi tattile e cinestesica di questo bambino, probabilmente camminerebbe tra pochi mesi.

Nessun commento: